Ergonomia Posturale

01.

IL METODO
L’ergonomo posturale si serve di un metodo scientifico certificato per misurare le alterazioni della postura di una persona e interviene per correggerle, servendosi di vari strumenti, scelti e utilizzati a seconda delle problematiche da risolvere.
02.

IL PERCORSO
Il percorso di trattamento attraverso il quale l’ergonomo posturale accompagna, passo dopo passo, il cliente che si affida a lui – termina quando nuove misurazioni scientifiche attestano i miglioramenti posturali che, nella quasi totalità dei casi, corrispondono con la scomparsa dei disagi e dei dolori di cui la persona soffriva.
Quali sono gli strumenti dell’ergonomo posturale?

Con l’ausilio del baropodometro (che permette di valutare la qualità dell’appoggio a terra dei piedi), di sistemi fotografici e di scanner, questo professionista raccoglie i dati (ad esempio la posizione del baricentro nel corpo) necessari per la comparazione con il protocollo di interpretazione. Si avvale del metodo Biomeccanico Antropometrico Ergonomico scientificamente validato che lo differenzia da tutte le altre figure professionali.

Il Metodo Biomeccanico Antropometrico

Questo protocollo scientifico gli consente di individuare le problematiche all’origine della postura scorretta e di porvi rimedio grazie all’utilizzo di tutori, plantari, calzature particolari o placche da inserire in bocca oltre che trattamenti rieducativi di vario tipo quali ginnastiche, stretching, reset posturali e via dicendo.

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  • La persona sofferente a causa di una postura scorretta, per eliminare i problemi che tale postura porta con sé – dalla difficoltà ad eseguire determinati movimenti ai dolori cronici – deve eseguire un “reset delle memorie posturali” legate alla vecchia postura.

     

  • Tale operazione può comportare tempi più o meno lunghi e, sicuramente, una serie di sforzi, poiché l’apparato locomotore va riorganizzato attraverso un modo diverso di utilizzare la muscolatura, affinché il cervello inizi una nuova programmazione dei movimenti del corpo e, con essa, si abitui ad una differente gestione muscolare.

     

  • Nei casi più complessi si rende utile la collaborazione con altre figure professionali, talvolta anche sanitarie come fisioterapisti, ortopedici, odontoiatri, oppure operatori del benessere come osteopati, chiropratici, chinesiologi ed altri ancora per rendere più rapido e meno fastidioso il processo di miglioramento. Durante questo periodo possono presentarsi dolori, tensioni muscolari e altri fastidi per il reset psicofisico che la persona affronta durante il cambiamento dalla sua vecchia postura ad una nuova e migliore.

     

     

  • Dunque l’ergonomo posturale rappresenta una figura di sostegno e di accompagnamento durante tutta la fase di riadattamento posturale, che implica un serio impegno da parte del cliente e, di conseguenza, l’instaurazione di un rapporto di fiducia con l’ergonomo posturale a cui si è affidato.

     

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